Proteggere la pelle in estate dal sole, al mare come in montagna. Sfatiamo i falsi miti.
Molto spesso diamo per scontate cose che vere non sono, ovvero diamo per veri alcuni modi di dire o di pensare, magari tramandati di genitore in figlio.
Una di queste false verità è che la pelle va protetta dal sole, solo quando si va al mare…o al massimo in piscina.
Ebbene non è così: la pelle va protetta dal sole in ogni caso ed in alcuni periodi, complici il naturale decorso climatico, questa protezione va accentuata.
Iniziamo a spiegare perché siano false alcune di queste notizie…fino a un certo punto.
La pelle si protegge solo al mare: FALSO
Questo l’ho già scritto più volte, ma è pur vero che al mare si sta in costume (quindi scoperti) e l’acqua del mare (come quella del lago o della piscina) riflette in maniera marcata i raggi del sole, amplificandone la percezione, quindi sottolineo che al mare la pelle va certamente protetta dagli UV iniziando con una protezione molto alta i primi giorni e andando gradualmente a diminuire la SPF da 50 a 30 a 15 e così via. Se avete la pelle più resistente e già scura di suo, potete saltare un passaggio e iniziare dalla 30, andando via via a scalare.
La pelle non va protetta quando ci sono le nuvole: FALSO
Le nuvole rendono sicuramente più sopportabile la nostra permanenza al di fuori dell’ombrellone, ma attenzione, le nuvole schermano gli infrarossi non i raggi UV quindi sì, ci si abbronza (e quindi ci si può scottare) anche quando il cielo è nuvoloso.
Anche in montagna la pelle si scotta: VERO
Per quanto io abiti sulle Alpi, vengo da una città di mare, quindi conosco personalmente (e letteralmente sulla mia pelle) sia un caso che l’altro e sappiate che nella mia vita, a parte i normali arrossamenti solari da spiaggia, ho preso due grandi scottature solari (fino all’eritema con cicatrici lunghe a rimarginarsi) e le ho prese in alta montagna, quando ero vestitissima, ustionandomi in particolare il collo e le gambe che erano esposti al sole durante comuni escursioni. Facciamo considerazioni semplici per capire il perchè.
Facciamo considerazioni semplici per capire il perchè.
Come arrivano i raggi UV fin sulla terra?
Gli ultravioletti vengono filtrati attraverso l’atmosfera. E se, sul livello del mare, l’atmosfera avrà una consistenza X, man mano che si sale in altitudine, ci sarà uno strato sempre più sottile di atmosfera e quindi le radiazioni saranno sempre meno filtrate (solitamente diciamo che in montagna l’aria è più rarefatta) e quindi arriveranno in maniera più diretta sulla pelle, che avrà bisogno ancora di più di essere protetta.
La necessità quindi di proteggere la pelle dal sole in montagna non sussiste solo quando si va a sciare, perchè è pur vero che la neve -riflettendoli- ne amplifica i raggi, ma il sole estivo meno filtrato dall’atmosfera si rende ancora più pericoloso sia per la salute che per la bellezza della pelle.
Come ci proteggiamo dal sole di montagna?
Abiti chiari e leggeri, cappellino e naturalmente protezione solare con SPF alto (da 30 in su)
Valgono comunque le stesse raccomandazioni che si usano al mare, con la differenza che dobbiamo proteggerci anche quando siamo vestiti, quindi usando la protezione UV ogni volta che usciamo, su viso e decolletè, braccia ed eventualmente gambe, se usate shorts e abitini corti. Non dimenticando di proteggere alcune zone particolarmente delicate, come le orecchie e le labbra.
Cosa uso io? World of Beauty Sun Beauty SPF30
Premettiamo che il discorso della protezione solare in montagna non preclude assolutamente la necessità e la funzionalità di un solare anche al mare o al lago.
Personalmente ho un fototipo abbastanza chiaro che non ho ereditato dal mio papà, che al mare assumeva l’aspetto di un latino-americano, ma dalla mia mamma rossa di capelli che restava bianca come la luna, anche dopo due mesi di vacanza al mare. Ecco, io sono stranamente scura di capelli come il papà e bianca come il latte come la mamma.
Quindi, riservando al viso -nei primissimi giorni- la crema SPF 50 di World of Beauty (potete rileggere il post, se vi va), tutelo la mia pelle viso e corpo con una protezione solare comunque alta come la Beauty Sun SPF 30.
Parliamo come al solito di prodotti di altissima qualità, funzionali, efficaci e sani, oltre che incredibilmente piacevoli da usare.
La crema solare infatti ha una textura cremosa e soffice, si assorbe facilmente e lascia la pelle morbida e profumata, oltre che protetta.
E’ un’emulsione solare con puro olio di argan, Cocco, Betacarotene e Vitamina E ed antiossidanti di origine botanica, quindi mentre protegge dai danni dei raggi UV, ripara e previene anche i danni dei radicali liberi.
E’ adatto a tutti i tipi di pelle, comprese le pelli delicate e in particolare a quelle con fototipo chiaro.
Attenzione: non fate l’errore di supporre che una protezione solare alta non permetta una bella abbronzatura, anzi la favorisce, perché la pelle sarà ancora più bella e luminosa oltre che gradevolmente dorata. Inoltre previene le sgradevoli macchie solari, che appaiono alla vista come segni dell’età anzitempo.
Come si applica
Su pelle pulita, va applicata con generosità su tutte le parti esposte al sole, PRIMA dell’esposizione solare, non riducetevi last minute, sarete certo più protetti se la pelle avrà assorbito il prodotto e i suoi principi attivi, alcuni minuti prima. Io per esempio ho l’abitudine di spalmarmi la protezione solare prima di vestirmi per uscire, non quando arrivo in spiaggia (con il rischio che bagni di mare e sudore ne inficino parzialmente la protezione).
Va riapplicata più volte nel corso dell’esposizione solare: anche le creme waterproof non sono eterne, sarete sì protetti anche durante il bagno, ma quando tornate a riva, sappiate che la pelle avrà bisogno di rinnovare l’applicazione.
E ricordate che che non ci si espone al sole nelle ore centrali della giornata, sia per prevenire scottature e colpi di sole e di calore che per prevenire il temutissimo melanoma.
E dopo l’esposizione solare?
C’è Tan Prolonger Beauty Sun World of Beauty (clicca per saperne di più)